The Crown: la famiglia reale e i suoi segreti

Da qualche giorno ho finito di vedere la quarta stagione di The Crown, una delle serie più acclamate dalla critica e scritta interamente da Peter Morgan. Un prodotto televisivo di grande qualità sia per la sceneggiatura che per la fotografia sofisticata. 

Devo ammettere che ho iniziato a seguire le avventure della famiglia reale inglese sin da quando ero bambina, e ricordo spesso i programmi di gossip parlare del triangolo amoroso tra Carlo, Camilla e Diana. Queste vicende sentimentali li rendevano finalmente umani, quasi come noi e credetemi questa sensazione ha incrementato di molto la loro notorietà. Quando ho saputo dell’arrivo nel 2016 della prima stagione di The Crown mi sono detta: “Non posso perderla!”. 

Le prime tre serie hanno raccontato l’evoluzione della Regina Elisabetta e della sorella Margaret. Una narrazione che vede: la morte improvvisa di Re Giorgio VI, l’incoronazione di una giovane donna, i tumulti popolari locali, la difficoltà di mantenere un rapporto amoroso sano e duraturo con Filippo e molto altro. 

Al pubblico la regina appare come fredda, attenta alle regole, una donna al potere che deve capire come conciliare la vita da monarca e quella privata.

In parallelo viene mostrata la principessa Margaret con le sue fragilità, la voglia di essere amata e la sfortuna che la perseguita quando incontra uomini avidi, aggressivi ed insignificanti. 

Dalla quarta serie grazie anche ad un cast che giudico meraviglioso, sì lo ammetto, ho un debole per Helena Bonham Carter (che interpreta la principessa Margaret) vengono delineate le: mille sfumature caratteriali di Carlo, le difficili relazioni tra la regina ed i vari esponenti del governo, le aspirazioni di Filippo e le sue fragilità. Inoltre nella quinta stagione arriva Diana Spencer una ragazza spontanea, amichevole interpretata da Emma Corrin (la somiglianza è impressionante). 

Concentriamoci su Carlo e Diana, il primo è impacciato, riservato, con una grande vanità e voglia di rivincita tra i suoi sudditi, la seconda è genuina, elegante, impeccabile e soprattutto in grado di coinvolgere chiunque (giornalisti, pubblico e all’inizio persino la famiglia reale).

Il matrimonio tra Carlo e Diana è stato pianificato e deciso a tavolino, una situazione di comodo capace di garantire e tutelare quella reputazione che ci si aspetta da una famiglia al potere. Mi sono chiesta come sarà stato difficile per questa ragazza che amava insegnare, e stare con la gente comune trovarsi catapultata in un mondo di: regole, limiti e soprattutto con una ex invadente in grado di catalizzare tutta l’attenzione di Carlo. Una relazione infelice che le provoca anche delle conseguenze fisiche (Diana ha sofferto di bulimia). 

Vi chiederete, che cosa ti ha colpito in questa ultima serie di The Crown? Tre elementi, vediamoli insieme: 

  • La solitudine di Diana, specialmente quando era incinta di William. Abbandonata in una grande dimora nella campagna inglese e a pochi km da dove viveva Camilla Shand amante di Carlo;
  • Il conflitto tra la regina Elisabetta e Margaret Thatcher (interpretata magnificamente da Gillian Anderson). Valori diversi, modi di vivere la professione opposti ma al tempo stesso donne al potere in un universo prettamente maschile;
  • La vulnerabilità della principessa Margaret, vulnerabile psicologicamente e sempre alla ricerca di una missione che renda la sua vita significativa. 

Molti giornalisti, ho notato si sono concentrati spesso sulla figura di Diana Spencer: ragazza giovane, inesperta e per alcuni anche un pò sciocca. Per me era tutto tranne che stupida o ingenua, ha capito quanto contasse la stampa inglese e internazionale e come sia utile orientare opinioni verso qualcosa e qualcuno. Diana era forse una delle prime influencer della storia.

A coloro che devono iniziare la visione della quarta stagione di The Crown consiglio di osservare attentamente Margaret Tatcher leader del partito conservatore inglese, cresciuta da un padre ambizioso e con un debole per il figlio maschio (in un episodio questo svanisce mentre sta percorrendo una gara automobilistica). Una figura quesi anaffettiva specialmente dentro le mura domestiche e che pensa solo a lavorare (oggi la definiremmo una stacanovista). Margaret viene messa in discussione dai suoi stessi alleati, spende il denaro pubblico per delle guerre completamente inutili e non si rende conto delle conseguenze delle sue scelte politiche. Gillian Anderson che la interpreta, deve aver studiato a lungo la gestualità di questa leader perché credetemi è fedelissima alla versione originale. 

The Crown è un viaggio nel tempo che svela come essere al potere spesso comporti grosse difficoltà e insicurezze. Buona visione. 

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