Perché vale davvero la pena vedere Rocco Schiavone 2

Ieri sera ho messo in pausa tutte le mie serie di #Netflix e mi sono detta: “E’ arrivato il momento che aspettavo da oltre due anni, vedere la seconda stagione di Rocco Schiavone” in onda ogni mercoledì sera su Rai2.

Questa serie tv interpretata da Marco Giallini e Isabella Ragonese (nel ruolo di Marina moglie di Rocco) ha messo in luce delle dimensioni emotive nuove. Un Rocco innamorato e persino felice (strano eh?).

Premesso che non ho mai letto il libro di Antonio Manzini 7-7-2007, e me ne pento (posso sempre rimediare in futuro) perché Rocco Schiavone è nato proprio nelle pagine di questo libro. Grazie alla bravura di Giallini ha preso vita in modo magnifico, e per molti la sua interpretazione è da standing ovation.

Ma chi è questo Rocco?

Rocco è un vicequestore della Polizia di Stato, un personaggio complesso, cinico, sarcastico, maleducato, saccente e irriverente. Un soggetto che nella prima puntata della seconda stagione racconta il motivo per cui è stato trasferito ad Aosta, le ragioni di quel dolore che ancora lo tormenta. Un episodio atipico perché mostra un Rocco Schiavone sereno con la sua Marina alle prese con degli omicidi legati ad un contrabbando di droga nella capitale.

Devo ammettere che come location della serie preferisco di gran lunga Aosta perché capace di comunicare il mondo interiore del protagonista, la tristezza, il tormento (i colori scuri) ed infine la solitudine (i paesaggi isolati di montagna).

Rocco Schiavone a Roma era a casa sua, è vero, l’accento fortissimo, i suoi amici non convenzionali e un pizzico grezzi e la sua vita di coppia. Un vice questore che durante il primo episodio mette le basi per una guerra difficile da chiudere,  in cui scoprire troppe cose è un pericolo (è la spina nel fianco per i malavitosi della capitale). Antagonisti che risponderanno a questo affronto del vice questore con l’uccisione di Marina l’altra metà di Rocco.

Questa serie tv ha molto in serbo per gli appassionati di gialli, affronterà casi di suicidio, omicidio e riproporrà il vice questore ad Aosta con il suo team che tanto ci è mancato ieri sera.

Dai commenti su Twitter mi sono accorta che Rocco ha una schiera di fans esagerata, alcuni mi hanno consigliato di leggere il libro da cui è tratta la storia, altri mi hanno segnalato come questo primo episodio sia solo un flash back nel passato del protagonista. Tutti questi followers sono reali, i  numeri non mentono visto che Rocco Schiavone ha registrato il 13,94% di share mica male (oltre 3 milioni di telespettatori).

Non vedo l’ora di gustarmi la seconda puntata, sono sicura che le indagini saranno ricche di dettagli e poco scontate. Peccato solo che siano stati previsti solo 4 episodi in totale.

Viva Rocco Schiavone, a volte l’irriverenza rende i personaggi più affascinanti e intriganti, non credete?

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