Avvocati in tv: quando la serie sfiora la realtà

Qualche giorno fa mi sono chiesta: “Come mai le serie tv legal mi prendono sempre un sacco?”, la risposta? tutto è iniziato con The Good Wife, serie tv dove si intrecciano tematiche politiche ed elettorali a quelle classiche da tribunale con in più qualche piccolo spunto in stile Shonda dove c’è un flirt nei paraggi o una relazione clandestina.

Da questo momento in poi il ruolo dell’avvocato in TV, la voglia di farsi valere, la forza caratteriale mi hanno convinta a seguire anche Suits e How to get away with the murder (in italiano tradotto in Le regole del delitto perfetto). Se non le avete viste, qui di seguito vi darò qualche buon motivo per farlo.

Nel caso di Suits, quello che mi ha conquistata di più è stato il cast esteticamente impeccabile con degli outfit da urlo e dalle doti recitative ottime. Iniziamo con Harvey (Gabriel Match) l’avvocato che rischia, quello che se ne frega delle regole e che decide ad un certo punto di assumere un ragazzo Mike (Patric J Adams) che non ha neanche studiato legge. Louis (Rick Hoffman) il collega di Harvey, senior partner imbranato, un po’ l’antitesi di Harvey ma carismatico e capace di strappare una bella risata. Tra le attrici donna Rachel (Meghan Markle), dolce e appassionata, una figura morbida e corretta in un mondo difficile e Donna (Sarah Rafferty) colei che intuisce quando lo Tsunami è in arrivo e assistente e quasi consigliera di Harvey. 8 stagioni che vi consiglio in lingua originale dove: inganni, prese di mira, quote azionarie, omicidi e fusioni saranno le tematiche centrali.

Suits è un assaggio della vita da ufficio, un mix di corse in tribunale e di sacrifici e gavetta di chi sogna di esercitare questo mestiere tanto conteso. Trovate la serie TV su Netflix.

Passiamo alle Regole del Delitto Perfetto, nel cast la stella, o come la chiamo io The Queen è Annalise interpretata magistralmente da Viola Davis. Una leonessa, colei che pianifica le prossime strategie e che non si fa rallentare da nessuno, punto debole? La sua dipendenza per l’alcool. Gli studenti di legge che la seguono come ombre con un passato difficile, ad esempio c’è chi è stato adottato, chi ha subito dei traumi, chi usa l’aggressività come difesa e infine chi è alla ricerca dell’approvazione altrui. Tutti giovani, simpatici, talentuosi e con misteri che si infittiscono. Un cadavere fatto a pezzi e nascosto, omicidi e vendette che vengono eseguite dai familiari di qualcuno e incidenti non previsti.

La magia delle regole del delitto perfetto è l’aver saputo mischiare il legal al mondo del thriller, le prime tre serie sono pazzesche, da pelle d’oca poi ho notato un lieve calo dell’intensità narrativa. Le prime tre stagioni sono presenti su Netflix, quelle più recenti su Sky. Serie tv ideata da Shonda (colei che ha dato alla luce Greys Anatomy). Un format che mette al centro la figura femminile forte e determinata, qui il girl power si percepisce in pieno.

Se cercate di capire cosa rende complicata la vita di un legale guardate Suits, se invece volete sapere come viene nascosta un’azione illegale o semplicemente capire chi ha fatto cosa le regole del delitto perfetto sono lì per voi. Prodotti TV imperdibili e di qualità da gustare dopo cena con in mano una tisana rilassante (non si sa mai che aumenti il ritmo cardiaco per la troppa suspense). Buona visione.

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