Ozark: denaro, violenza e suspense. Siete pronti alla visione?

Qualche mese fa grazie alle insistenze del mio fidanzato, ho iniziato a vedere Ozark una delle serie qualitativamente più riuscite degli ultimi anni.

La serie proposta da #Netflix è caratterizzata da dei colori dark che creano un contesto sempre “da brivido” in cui aspettarsi l’impensabile è all’ordine del giorno. Dunque applausi al direttore della fotografia ed agli ideatori Bill Dubuque, Mark Williams.

Un altro aspetto che ti tiene incollato davanti allo schermo è il protagonista Martin Byrde (interpretato da Jason Bateman), un anti eroe per eccellenza (secondo gli “invasati delle serie” ricorda il mood di Walter White in Breaking Bad) un calcolatore ed un soggetto privo di emozioni. Guardando questa serie ti chiedi come faccia questo contabile, finanziere (chiamatelo come vi pare) a mantenere la calma durante le torture e gli atti di violenza proposti dal cartello messicano che lo tiene in pugno. Ogni tanto mi capita di esclamare: “Dai, ma fai qualcosa caxxo!” perché questa sua calma costante credetemi alla lunga dà sui nervi.

Ozark poi è un intrigo di relazioni malsane, un esempio? la famiglia Snell una coppia di over 70 che ha in pugno tutto il paese e che entra in affari con Byrde (per il Casinò e la produzione di droga). Due persone che non vorreste mai avere come vicini di casa, lei una sanguinaria senza scrupoli che nella seconda stagione pensa all’ipotesi di adottare un bambino (io non le affiderei neanche un pesce rosso), lui un uomo ancorato alle tradizioni, che entra nelle vite altrui come un uragano e spazza via ogni ostacolo.

Ozark è un capolavoro, perché propone una società avvelenata, corrotta dal denaro. Coloro che non hanno ancora avuto l’opportunità di vedere questa serie capolavoro, suggerisco di leggere l’elenco puntato qui sotto, sono delle piccole dritte per fare bella figura durante gli aperitivi:

  • C’è il Cartello Messicano e tanta droga
  • Reciclaggio di denaro e corruzione
  • Minacce e torture sono all’ordine del giorno per chi si oppone al cartello
  • Investigazioni da parte del FBI e monitoraggio grazie a delle microspie – cimici delle dinamiche interne alla famiglia di Byrde
  • Politica e compromessi
  • Scenari cupi che suggeriscono subito l’entità narrativa in corso.

Ozark è alla sua seconda stagione, secondo alcune info che ho recuperato in rete, non sta riscuotendo un ampio consenso nel nostro bel paese, peccato perché è un’opera scritta davvero bene.

Ozark ha degli attori bravissimi, segnalo le ottime performance di: Laura Linney nella serie Wendy la moglie di Martin e Julia Garner che interpreta Ruth una ragazzina con un passato terribile, una famiglia nociva, ma questo non la demoralizza e non la ferma, il suo carattere è forte ed in grado di contrastare chiunque. Ozark è una località  raccontata in toni drammatici nella serie, basti pensare al lago sempre immobile, alla vegetazione fitta, al silenzio costante ed all’isolamento.

Ozark racconta in modo molto duro che cosa può fare il denaro, la voglia di potere e di controllo. Non vi affezionerete a nessun personaggio, però rimarrete con il fiato sospeso fino alla fine di ogni episodio che a dispetto delle altre produzioni è molto più lungo e articolato. Buona visione

 

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